170° Anniversario di Curtatone e Montanara

Il 29 maggio 1848, le truppe austriache – nel tentativo di aggirare il grosso dell’esercito piemontese –attaccarono quello che era considerato il punto debole dello schieramento sardo-italiano: le truppe toscane e napoletane dislocate nei campi di Curtatone e Montanara, nei pressi di Mantova. Contrariamente alle aspettative la resistenza dei reparti italiani, di cui una parte consistente era costituita da battaglioni di guardie civiche e da volontari senza nessuna vera esperienza militare, fu accanita e, malgrado la dura sconfitta riportata, riuscì a far fallire l’accerchiamento tentato dagli austriaci rendendo possibile all’indomani la vittoria italiana di Goito.

Il Risorgimento italiano aveva trovato le proprie Termopili: la strenua resistenza di Toscani e Napoletani, testimoniata dall’elevatissimo numero di morti, feriti e prigionieri, diventava uno dei miti fondatori della narrazione nazionalpatriottica italiana, cristallizzandosi intorno al racconto epico del Battaglione universitario toscano, formato da studenti e docenti pisani e senesi, molti dei quali nella battaglia avevano trovato la morte.

Oggi a 170° di distanza l’Università di Pisa e la Domus Mazziniana ripercorrono le modalità di costruzione di trasmissione della memoria di Curtatone e Montanara e di costruzione del suo mito che si sono intrecciate intimamente con l’identità della città e con quella dell’Università, modellando i profili civici e culturali di queste comu­nità, e confluendo nel complesso processo di formazione dell’identità nazionale.

Il programma è incentrato su una mostra, che ricostruisce l’uso pubblico della memoria della battaglia in oltre un secolo e mezzo di storia pisana e nazionale, ed un convegno scientifico che si propone di indagare sia il contesto culturale in cui nasce l’esperienza del battaglione universitario, sia la costruzione del suo mito nei decenni successivi.

Il programma completo